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THE RAMBLIN BAND - viaggio fra la Via Emilia e il Texas
Lo slang americano definisce “Ramblin’man” un “vagabondo”, che si muove senza meta, con la testa svuotata da ogni pensiero che non sia il desiderio di provare a vedere cosa c’è là in fondo, proprio dietro l’orizzonte: “Mio padre era un giocatore d’azzardo finito male, io sono nato su un sedile posteriore di un Greyhound, e quando devo lasciare qualcuno mi scuso ma io devo andare. Signore, sono nato vagabondo”: questo in breve lo spirito del celeberrimo brano degli Allmann Brothers.
Identificandosi con questa ideologia itinerante, costantemente on the road, ma carica di vita e di allegria, ormai oltre dieci anni fa si è formata la “Ramblin’ band”.
Il repertorio, originariamente volto al connubio country/rock si è gradualmente spostato dal profondo sud americano verso sonorità più esclusivamente rock, addirittura di matrice europea. Agli immancabili brani di gruppi e autori USA (Grand Funk Railroad, Lynyrd Skynyrd, Allmann Brothers, Eagles, America ecc.) si sono man mano aggiunti nomi altisonanti del panorama rock europeo (P. Mc.Cartney, Queen, Eric Clapton) che rinsaldano il rock power cui la Ramblin Band fa riferimento.
La band nel suo decennio di vita, ha cambiato più volte formazione per giungere sino al line up attuale così composto:
Alla chitarra e voce:
in primis il fondatore, Giacomo “James” Fava, che è riuscito a trasmettere tutto il suo amore per il rock americano (“il buon rock americano”, specifica lui) anche al resto della band. Il suo curriculum di musicista sarebbe troppo lungo, a partire dai “Moschettieri” gruppo storico di Parma già spalla degli Stones nella metà degli anni 60 per arrivare agli Shout (Beatles Tribute).
Alla batteria:
il più giovane della famiglia Ramblin: il talentuoso batterista Giorgio Cremonesini, potente e preciso come un buon batterista dall’anima rock deve essere e che fa parte anche di band molto note a livello locale e non solo (Wywern)
Al basso:
una vecchia conoscenza dei palchi parmigiani, Claudio “Catalo” Catellani: solida base ritmica, in passato, tra gli altri, già al servizio dei Parma City Blues.
Vocalist:
Filippo Manghi, grande esperienza che lo ha portato in passato a fare parte di diverse band del panorama musicale parmense, non ultimo i “Walk Of Life – Dire Straits Tribute”.
Piano e tastiere:
sono affidati ad Andrea Rigosi, poliedrico tastierista di decine di band (tra i quali i TNT, gli Apres Midi, Parma City Blues ecc.)
Alla chitarra solista:
il versatile Saverio Cristiani; una decennale militanza con gli Apres Midi (storico gruppo di rock progressive) ma con qualche “sbandata” in ambito jazz fusion (Steel it again, Maneki Neko).
Ed è con questa formazione, di tutto rispetto, che la band si presenta al pubblico potendo contare sull’affiatamento degli elementi e sulla gradevolezza di un repertorio la cui caratteristica principe è l’allegria mischiata con l’energia che solo il buon vecchio e sano Rock sa dar
INGRESSO LIBERO
Menu alla carta
Concerto inizio ore 21.30 circa